La teoria Adattatori-Innovatori, che stata elaborata da M.J.Kirton, studioso di fama mondiale e uno dei massimi esperti della creatività, nasce da anni di ricerca sul cambiamento organizzativo.
Più in particolare offre una risposta certa ad alcune domande che sono cruciali:
- Perché diverse iniziative che sono potenzialmente valide per il business si bloccano sul nascere?
- Quali sono le caratteristiche personali che rendono una persona creativa?
- Quale è il mix di stili che dobbiamo cercare in un team?
- Come gestire efficacemente le differenze in tempo di pace (routine) e in tempo di guerra (situazioni eccezionali)?
Kirton afferma che problem solving, decision making e creatività sono tre aspetti dello stile cognitivo di una persona strettamente interconnessi. Adattatori e Innovatori hanno strategie di problem-solving creativo opposte: ciò che li differenzia non è la capacità di cambiare ma la strategia di problem solving e di decisione che utilizzano.
L’Adattatore persegue cambiamenti graduali e migliorativi all’interno della situazione esistente, e quindi mette in atto la strategia del “fare meglio”. L’Innovatore, viceversa, mette in discussione i punti di vista prevalenti, e tende a produrre soluzioni radicalmente diverse e controcorrente, seguendo la strategia del “fare differentemente”.
Naturalmente, esistono strategie intermedie che hanno caratteristiche più sfumate (i “Middlers”).
Lo stile cognitivo non si modifica nel tempo; ciò che si modifica è la capacità di utilizzare i propri punti di forza e di ridurre i potenziali limiti (Coping Behavior).
Adattatori e Innovatori non hanno propensione a collaborare alla soluzione dei problemi organizzativi.
Comprendere gli stili, valorizzare e gestire in modo efficace le differenze nel team è una funzione centrale della leadership.
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